Il secondo articolo per la rubrica dei “Buoni motivi per scegliere l’Irlanda”: i luoghi!
La nostra vecchia Italia ha innegabilmente un fascino tutto suo fatto di storia, cultura ed arte.
Tuttavia personalmente mi sono sempre sentito un po’ schiacciato, troppo stretto tra le tante bellezze dello Stivale.
Tra le troppe cittá, in quel lembo di terra in mezzo a un mare Mediterraneo intrappolato, compresso tra Africa ed Europa.
A nord le Alpi, in un abbraccio inviolabile e austero, a nascondere l’orizzonte.
Nei miei tanti viaggi in Irlanda, ho imparato ad amare questa isola anche e sopratutto per la magia dei suoi luoghi.
Luoghi aperti, vasti, ancora selvaggi. Luoghi che sanno farti respirare a pieni polmoni e un attimo dopo trattenere il fiato per l’emozione.
Scogliere nere lanciate a capofitto sull’oceano, quell’abisso infinito al cospetto del quale il nostro mare é una placida pozza, una goccia d’acqua salata.
E dall’altra parte distese verdissime, intatte, ancora da scoprire. Mi piace ogni volta perdermi sulle strade inerpicate delle montagne irlandesi ed affondare i pensieri nei vortici di laghi incontaminati che pochi conoscono.
Anche la storia, in Irlanda, ha un suo lato misterioso e inesplorato. Tanto diverso da quella realtá italiana troppo evidente e celebrata. Antichi cerchi di pietra nascosti dai druidi tra il muschio nell’ombra dei boschi, dolmen in piedi da troppo tempo nel mezzo del nulla, come soldati testardi, castelli segreti.
E quanto é speciale incontrare per caso una spiaggia deserta lungo la via, calpestarne la sabbia per primi, aspettare il tramonto nel silenzio delle onde e del vento. Niente ombrelloni invadenti, urla scomposte, nessun tedioso odore di creme solari.
Ogni volta poi mi meraviglio di come i colori di questa terra cambino, si accendino, folgorando lo sguardo al manifestarsi di un inatteso raggio di sole. Le nuvole corrono svelte.
Un senso di “scoperta”, ecco ció che non riesco a trovare nei pur bellissimi ed amati luoghi d’Italia.
Una sensazione unica e strana, di epifanica libertá, che tanti luoghi d’Irlanda mi hanno saputo regalare.
Anche per questo motivo penso che l’Isola di Smeraldo debba essere vista, almeno una volta.
O meglio, vissuta.
Almeno una volta.
Luca Cattaneo