Irlanda per Gaza: la bandiera di Israele viene rimossa

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Hugh Lewis rimuove la bandiera di Israele

Hugh Lewis, politico irlandese membro del Dublin Council, ha rimosso la bandiera di Israele dal molo di Dun Laoghaire, in segno di protesta contro l’operazione militare Protective Edge, che ha causato la morte di centinaia di civili nella striscia di Gaza.

Insieme a tre altri membri del partito di estrema sinistra People Before Profit, Lewis ha postato sui social media una foto che lo ritrae mentre rimuove la bandiera dello stato ebraico, tra le altre 43 bandiere nazionali presenti sul molo a cornice dell’European Optimist championship, un evento nautico per giovani velisti.

Non si è trattato dell’unico gesto in questa direzione nell’isola di smeraldo.

Sabato scorso, 19 Luglio, migliaia di persone hanno marciato sulle strade di Dublino in segno di solidarietà nei confronti del popolo palestinese e di protesta contro la politica aggressiva e belligerante del governo di Israele.

L’evento, organizzato dall’Ireland Palestine Solidarity Campaign (IPSC), ha visto la partecipazione di 3000-5000 persone, che si sono riversate in O’Connell street e hanno marciato fino all’ambasciata israeliana intonando slogan come “Free free Palestine” e “From the rivers to the sea, Palestine will be free”.

Gli organizzatori hanno dichiarato che il successo è stato tanto gradito quanto inaspettato: avevano infatti previsto la presenza di circa un centinaio di partecipanti.

Non solo a Dublino, ma anche a Cork, Limerick, Galway e Derry sono state organizzate manifestazioni di protesta e solidarietà che hanno raccolto centinaia di persone.

A Cork un folto gruppo di persone si è radunato sotto la pioggia battente a sorreggere una gigantesca bandiera palestinese in silenzio. 

Gerry Adams, presidente del Sinn Fein (partito repubblicano irlandese, di sinistra), ha ufficialmente richiesto al Governo della Repubblica di espellere l’Ambasciatore di Israele dall’Irlanda, in seguito al rifiuto del cessate-il-fuoco da parte dello stato ebraico dopo i primi bombardamenti e all’invasione di terra perpetrata ai danni della popolazione civile nella striscia di Gaza.

Proprio oggi Israele ha rifiutato la tregua umanitaria richiesta vivamente dall’ONU.

Le vittime palestinesi sono più di 500 (la stragrande maggioranza civili), oltre 3000 i feriti e 100000 gli sfollati. Le vittime israeliane dall’inizio dell’operazione Protective Edge sono 27 militari e 2 civili.

Luca Cattaneo