Giovanni Trapattoni ha rassegnato le sue dimissioni in seguito alla sconfitta contro l’Austria per 1-0 subita dai suoi Boys in Green nella serata di ieri.
La conferma del ct italiano sulla panchina della Repubblica d’Irlanda sembrava comunque improbabile, considerati i difficili rapporti tra il Trap e l’opinione pubblica negli ultimi tempi.
La scarsità dei risultati e le decisive sconfitta contro Svezia e Austria, che hanno segnato l’addio al sogno irlandese di partecipare alla prossima Coppa del Mondo, sono stati fattori determinanti.
Al tempo stesso alcune dichiarazioni dell’allenatore, in parte dovute alle sue difficoltà con la lingua inglese, hanno sconvolto gli appassionati di calcio irlandesi. La più recente proprio dopo la sconfitta contro la Svezia: “There is no league in Ireland” (“in Irlanda non c’è un campionato“).
L’allenatore intendeva sottolineare le evidenti differenze tra la massima competizione irlandese (che esprime livelli di gioco modesti) e i campionati professionistici delle dirette avversarie nel girone.
La dichiarazione ha tuttavia sollevato molte critiche, non solo da parte dei giornalisti ma anche da parte di alcuni calciatori professionisti che militano nel campionato irlandese, i quali hanno espresso il proprio disappunto attraverso i social network.
La storia tra il ct, che alla veneranda età di 75 anni ha dichiarato di voler continuare ad allenare, e la nazionale dell’Irlanda giunge dunque al capolinea con tanta amarezza.
Una curiosità: Giovanni Trapattoni è nato il 17 Marzo, giorno di San Patrizio… l’Irlanda forse era da sempre nel suo destino!
Da parte nostra facciamo il nostro in bocca al lupo per il futuro tanto alla nazionale irlandese quanto al mitico Trap. 🙂
Luca Cattaneo