Cosa vedere a Dublino? Ecco una proposta di 10 attrazioni totalmente gratuite offerte dalla capitale irlandese.
Ideale per chi si concede un w.e. o una vacanza e non vuole perdersi il meglio della cittĂ … senza svuotare il portafogli! 🙂
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1. Musei e Gallerie d’arte
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A Dublino si possono visitare gratuitamente il National Museum (che ripercorre la storia della nazione dai reperti archeologici piĂą antichi ai tempi della guerra d’indipendenza, in foto), il Natural History Museum (con la sua collezione di animali imbalsamati), la National Gallery (con opere d’arte datate dal 14° al 20° secolo, tra le quali alcune firmate da artisti del calibro di Caravaggio e Monet) e l’Irish Museum of Modern Art (IMMA).
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2. i giardini di St. Stephen’s Green
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Rilassarsi tra i giardini e i laghetti di St. Stephen’s Green, cuore pulsante della cittĂ , con i tantissimi dublinesi e turisti che attraversano il parco ogni giorno, può essere davvero piacevole. Soprattutto se si ha la fortuna di avere qualche raggio di sole!
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3. il Trinity College
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Si può accedere gratuitamente al parco del Trinity College, per curiosare tra i dipartimenti universitari, assistere a una partita di cricket o ammirare come le strutture moderne si siano incastonate nella cornice dei vecchi edifici.
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4. le statue  di Dublino: non solo Molly Malone…
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A Dublino c’è… una scultura dietro ogni angolo! Dalla famosissima Molly Malone a due passi dalla facciata del Trinity a Oscar Wilde che si rilassa in Merrion Square (in foto), con vista sulla sua casa natale. Su Wikipedia potete trovare l’elenco delle statue di Dublino.
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5. i daini a Phoenix Park
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Phoenix Park è uno dei parchi recintati piĂą estesi del mondo, al suo interno trovano sede la residenza del Presidente della Repubblica d’Irlanda e quella dell’Ambasciatore degli Stati Uniti. Inoltre, una mandria di daini (e non di cervi, come molti sostengono traducendo erroneamente dal’inglese) ha trovato la sua casa qui fin dal 16° secolo.
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6. il Dublin Wall of Fame
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A due passi da Temple Bar è possibile trovare il Dublin Wall of Fame: sulla facciata di una vecchia palazzina che ha ospitato l’esibizione conosciuta come Irish Music Hall of Fame si possono riscoprire e fotografare gli artisti piĂą significativi nella storia della musica irlandese. Da Luke Kelly dei Dubliners agli U2, da Thin Lizzy a Rory Gallagher…
7. Il G.P.O.
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Il General Post Office lungo O’Connell Street, all’ombra dello Spire, fu sede della rivolta di Pasqua del 1916. Con l’occupazione da parte dei rivoluzionari repubblicani fu segnato l’inizio del conflitto per l’indipendenza della Repubblica. Si tratta dunque di un edificio molto significativo, sul tetto del quale sventolò per la prima volta la bandiera tricolore della Irish Republic. Lungo il colonnato si possono ancora osservare i fori dei proiettili esplosi dall’artiglieria britannica a inizio secolo.
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8. Artisti in Grafton Street
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Passeggiare su Grafton Street non è solo un’ottima occasione per ammirare le vetrine piĂą cool di Dublino. Su questa storica via del centro si esibiscono infatti i migliori artisti di strada della capitale. Musicisti, ballerini, statue umane, band improvvisate… e non solo!
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9. il Dublin Castle
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Il castello che si erge nel centro della cittĂ , lungo Dame Street, fu per secoli simbolo dell’egemonia britannica sull’isola e sede del potere inglese in Irlanda, fino al 1922. Il primo edificio fortificato fu costruito qui nel lontano 1204, ma fu in seguito parzialmente distrutto da un incendio. Gran parte del castello attuale risale al ‘700.
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10. le foche a Howth
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Raggiungibile tramite la DART, ferrovia leggera dublinese, il villagio di Howth è un porticciolo ricco di colori e di fascino. Bisogna dunque mettere in conto un prezzo, comunque minimo, per il trasporto. Nelle acque del porto si affacciano spesso, curiose, le foche alla ricerca di uno spuntino. La penisola di howth offre inoltre la possibilitĂ di passeggiate a picco sul mare e lo splendido panorama sul faro… un modo perfetto per evadere dalla frenesia della cittĂ ! N.b. se volete cimentarvi nel trekking non dimenticate delle scarpe adatte al terreno irlandese… e all’immancabile fango!
Luca Cattaneo