Lunedì scorso, 24 Settembre 2012, ha avuto luogo la seconda riunione dell’Italian Business Group, associazione di businessmen italiani in Irlanda. L’evento è stato ospitato nella splendida cornice della residenza dell’Ambasciatore italiano in Irlanda, a Lucan, pochi chilometri a Ovest di Dublino.
Ho avuto la fortuna di poter partecipare all’incontro e condivido dunque la mia esperienza qui.
Una quarantina di persone (tra investitori, esponenti culturali, giornalisti, investitori, ristoratori ed importatori italiani) ha preso parte al meeting.
Ospite d’onore dell’evento è stato il signor Richie Boucher, CEO (Chief Executive Officier – Amministratore Delegato) della Bank of Ireland, la maggiore banca privata del Paese.
A fare gli onori di casa Sua Eccellenza l’Ambasciatore Maurizio Zanini, che ha dato inizio all’incontro con il benvenuto di rito.
A seguire una breve discussione tra i membri del gruppo a riguardo delle linee d’azione per il futuro.
Mr. Boucher, rappresentante della Bank of Ireland giunto in anticipo presso la Lucan House, ha dunque preso la parola ed illustrato la situazione economica del Paese, con particolare riferimento alla crisi finanziaria e all’attuale struttura della banca.
Ha poi risposto ad alcune domande dei presenti incentrate sui rapporti di business tra Italia e Irlanda.
Al meeting ha fatto seguito un rinfresco offerto dall’Ambasciatore Zanini durante il quale è stato possibile intrattenersi con il signor Boucher e gli altri membri del gruppo.
Mi permetto infine una modesta osservazione rivolta alle modalità d’interazione del gruppo: non è stata programmata nel contesto del meeting una presentazione dei membri. La cosa, a mio parere, può aver limitato lo scambio di opinioni.
Molte persone -tra le quali il sottoscritto, alla prima riunione del Business Group- non hanno infatti avuto modo di presentarsi. L’iniziativa del poter prendere la parola è dunque venuta meno per la maggior parte di loro, il che personalmente mi è dispiaciuto.
L’idea del gruppo resta un’iniziativa ammirevole e dopo i primi due incontri i margini di miglioramento sono ampi, com’è giusto che sia.
Sono fiducioso e credo che questi margini saranno sfruttati a dovere per permettere al progetto di crescere e svilupparsi nelle giuste direzioni.
Luca Cattaneo