Vivere a Dublino: intervista a Marina, “dublinese” da 13 anni
Intervista a Marina Ciampetti, un’italiana a Dublino da ben 13 anni! 🙂
• Ciao Marina, puoi dirci qualcosa di te?
Mi chiamo Marina, ho 32 anni e vivo a Dublino da quasi 13 anni. Sono originaria di Montefalco, in provincia di Perugia. Lavoro da 9 anni per Citibank.
• Quali pensi siano le maggiori differenze tra il mondo del lavoro in Italia e in Irlanda?
Anche se le cose in Irlanda stanno cambiando molto ultimamente, direi che ci sono molte piú opportunitá di quante non ce ne siano in Italia. Esistono ancora i contratti a tempo indeterminato. Anzi, esistono ancora i contratti.
• Come hai trovato casa in Irlanda? È stato difficile?
Diciamo che in 13 anni ho cambiato parecchie case, stando in affitto. Nel momento piú opportuno peró sono riuscita a comprarmene una tutta per me dove ora vivo felicemente da 1 anno e mezzo. Fuori dal centro, con un giardino tutto mio.
• Per quale motivo hai lasciato l’Italia?
Ho lasciato l’Italia a 20 anni per seguire un mio amico in quella che doveva essere solo una esperienza di qualche mese; poi peró una volta tornata in Italia per un mese, ho sofferto il distacco con la nuova vita che mi stavo creando a Dublino, quindi ho rifatto le valigie e son ripartita, questa volta da sola. E ritorno in Italia solo per le vacanze!
• E per quale motivo hai scelto proprio l’Irlanda?
Ho scelto l’Irlanda in realtá perché la scelse il mio amico per primo. Il mio obiettivo a quei tempi era Londra, ma nessuno aveva il coraggio di seguirmi, allora mi sono adattata. E poi si vociferava che si stesse bene e che le probabilitá di lavoro fossero maggiori…
• Qual è il maggiore difetto dell’Irlanda e quale il suo maggiore pregio?
Mi sono accorta, con il passare degli anni, che forse uno dei peggiori difetti di questo paese sia proprio la “cultura” del bere. Sono diventata molto intollerante alla gente che fa del bere una “scuola di vita”. Anche la criminalitá é molto aumentata ultimamente.
Per quanto riguarda il maggiore pregio, direi la tassa sulle imprese molto bassa e la facilitá nello svolgere determinati progetti. Burocrazia semplificata.
• Quali dritte daresti ad un italiano in procinto di “seguire le tue orme” e trasferirsi in Irlanda?
Dunque, io sono, assieme ad altre 6 persone, la admin del gruppo Facebook “Sopravvivendo a Dublino“.
Un gruppo nato per scherzo un anno fa, e che ora conta oltre 1,300 iscritti in continua crescita. Vediamo tutti i giorni persone che si appellano a noi chiedendo aiuto, consigli, dritte su come poter muovere i primi passi qui una volta lasciata l’Italia.
A tutti si cerca di dare del supporto morale, ma cercando al meglio di non dare allo stesso momento delle false illusioni o speranze. Molti vedono l’Irlanda come il paese dei balocchi, dove c’é lavoro per tutti, strapagato, l’ufficio ed il conto in banca. ma non sanno che anche qui, purtroppo, le cose son cambiate.
Non é piú cosi facile inserirsi in un call centre, cosi come non é piú cosi facile trovare una casa in cui vivere, la domanda cresce e l’offerta scarseggia. Diciamo a tutti di rimboccarsi le maniche e di adattarsi a qualsiasi cosa se quello che vogliono davvero é lavorare.
• Cosa ti manca dell’Italia?
Dell’Italia mi manca la famiglia, il clima ed il cibo – standard, credo. Ma da quando sono lontana, apprezzo il tutto molto di piú e quando torno a casa ogni cosa vale il triplo delle emozioni per me.
• Pensi sia più semplice trovare lavoro in Irlanda che in Italia? E perché?
Piú semplice in Irlanda, come dicevo pocanzi, se si ha davvero la voglia e la necessitá di lavorare. Perché, nonostante vi sia qualche eccezione, vige la meritocrazia in moltissimi campi e la laurea puó servire fino ad un certo punto.
• Cosa pensi del costo della vita in Irlanda?
Il costo della vita é, in media, adeguato agli stipendi che si percepiscono, ovviamente ci sono aumenti di tasse, i trasporti etc, ogni anno ed io sinceramente ogni anno ho puntualmente ricevuto un aumento di stipendio.
Luca Cattaneo